Un viaggio tra i libri più significativi che abbiamo incontrato
Lisa
Ceccato
I libri ti sfiorano l’anima e, a volte, se non fai abbastanza
attenzione, rischi che te la rubino, te la sfilino via dal corpo senza che tu
te ne accorga. Un libro può risvegliarti, scoprirti, tirare fuori da te
emozioni che non sapevi di avere, generare sorrisi e lacrime che non sapevi ti
appartenessero, o che non pensavi avresti mai speso per un libro. I libri sono
un insieme di pagine che alle volte possono diventare un rifugio, una casa, un
luogo dove non sentirsi soli, un posto dove essere accettati, dove si impara a
crescere, ad amare, a non giudicare. La delicatezza con cui un libro può entrare
nel cuore è invisibile e silenziosa. Ed è proprio questo ciò che hanno fatto a
me le storie racchiuse dentro quelle pagine: mi hanno risvegliata da un
silenzio che mi aveva portata a non sentirmi più me stessa nel mondo, e i
personaggi che mi hanno accompagnata pagina per pagina, storia per storia, mi
hanno dato un coraggio che mi ha permesso di migliorare me stessa e ciò che
faccio nella vita.
Ogni lettore ha un libro che si porterà sempre nel cuore: si è
insidiato dentro l’anima, senza chiedere il permesso, e le emozioni provate
durante la lettura sono diventate il suo pane quotidiano.
“Respira
Roma, Lewis, domani sarà già diversa, domani
ci sarà anche il tuo odore, fra cento anni lo sentiranno ancora, qui nulla si
perde” - tratto da Come anima mai,
di Rossana Soldano. Ed è grazie a questo romanzo se oggi credo un po’ di più
all’amore, grazie a lui se credo che l’amore sia possibile anche se proibito,
durante una guerra e durante un periodo storico nel quale essere ciò che si
vuole non è possibile. I libri ti cambiano la visione della vita ed è proprio
per questo che ho voluto scoprire se ad altre persone i libri hanno fatto del
bene.
Prima testimonianza, Martina:
“I libri che mi ha cambiato la vita, strano ma vero, sono quelli della saga di Twilight di Stephenie Meyer perché sono stati i primi che ho letto, a 14 anni. Mi ha fatto appassionare tantissimo alla lettura quindi, da quel momento in poi, è cambiato il modo in cui vedevo le cose, perché ho iniziato ad apprezzare qualcosa che prima non apprezzavo. Mi ricordo che non riuscivo a smettere di leggerlo e volevo continuare anche se non avevo gli altri volumi. Addirittura mandai mio padre in libreria disperata, perché non potevo aspettare. Quando l’ho finito ero talmente innamorata del protagonista (Edward) che ho iniziato a pubblicare sue foto su tutti i miei social. Ne ho un bel ricordo, e penso sia stato un bene averlo letto!”Seconda testimonianza, Chiara:
Immaginate se al giorno d'oggi venissimo catapultati nel diciottesimo secolo,
come vi sentireste? Come reagirebbe il vostro cervello? Vi sentireste spaesati,
la mente andrebbe in fumo, verrebbe ottenebrata dal panico. Eppure Claire, la
protagonista, probabilmente una delle donne più coraggiose incontrate nei miei
romanzi, è andata avanti, ha lottato, ha combattuto, si è fatta valere e con un
pizzico di fortuna ha trovato il suo vero posto nel mondo, e io con lei.
Questa saga è piena di cultura, di usi e costumi delle comunità rurali scozzesi
e non solo. Tutto questo mi ha permesso di appassionarmi al filone della
cultura scozzese fin ai suoi antipodi della cultura celtica: ho scoperto tante
leggende e miti e continuo a scoprirli, rivelando in questo modo anche me
stessa.”
Terza testimonianza, Valentina:
"Chiamai e la luce rispose" dice la protagonista a metà del libro.
Quando l'ho letto la prima volta sono scoppiata a piangere, perchè mi sono
rivista in quella ragazza sfinita e delusa da tutti. Anche io come lei
nascondevo parti di me per piacere agli altri, anche io cercavo sempre di dire
la cosa giusta per non contrariare nessuno.
Tenebre e ossa mi ha spinta a chiudere con delle persone e con dei progetti che
mi avevano risucchiata e a scommettere su me stessa, sulla lettura e sul mio
progetto, per ora credo di aver fatto la scelta giusta.”
Quarta testimonianza, Veronica:
I libri, per molte persone sono indispensabili, fondamentali:
togliglieli e sarà come togliere a un goloso il cibo, a un lussurioso l’amore,
o a un avaro tutte le sue ricchezze. Non sarà possibile per loro continuare a
vivere serenamente.
“È sciocco pensare che si debbano leggere tutti i libri che si
comprano, come è sciocco criticare chi compra più libri di quanti ne potrà mai
leggere. Sarebbe come dire che bisogna usare tutte le posate o i bicchieri o i
cacciavite o le punte del trapano che si sono comprate, prima di comprarne di
nuove. Nella vita ci sono cose di cui occorre avere sempre una scorta
abbondante, anche se ne useremo solo una minima parte. Se, per esempio,
consideriamo i libri come medicine, si capisce che in casa è bene averne molti
invece che pochi: quando ci si vuole sentire meglio, allora si va verso
"l’armadietto delle medicine" e si sceglie un libro. Non uno a caso,
ma il libro giusto per quel momento. Ecco perché occorre averne sempre una
nutrita scelta! Chi compra un solo libro, legge solo quello e poi se ne
sbarazza, semplicemente applica ai libri la mentalità consumista, ovvero li
considera un prodotto di consumo, una merce. “Chi ama i libri, sa che il libro è tutto fuorché una merce”,
Anonimo.
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