Ogni giorno ci troviamo
ad affrontare una varietà di emozioni e sentimenti che hanno effetto sulla
nostra vita. Qual è la vera natura di queste emozioni?
di Michelle Sophie Feole
Il primo a menzionare il concetto di “emozioni” fu il
biologo Charles Darwin nel XIX° secolo, quando formulò la sua celebre teoria
dell´evoluzione. Al suo tempo egli utilizzo questo termine per descrivere il
processo di necessità di sopravvivere presente sia nell´uomo che nel regno
animale. Oggi, dopo molte ricerche, si può affermare che le emozioni sono
classificate come fenomeni complessi in cui delle interazioni di diversi
fattori sia oggettivi sia soggettivi, mediante i sistemi neurali e ormonali, danno
origine a diverse esperienze affettive. Tuttavia è comunque opportuno dare
credito a Charles Darwin perché la sua conclusione in certi aspetti era giusta.
Per cominciare, le nostre emozioni sono divise in due
gruppi: le emozioni primarie e le emozioni complesse. Le emozioni primarie sono
tutte le commozioni che sono condivise universalmente tra gli esseri viventi
come la gioia e la paura. Invece quelle complesse derivano da esperienze più
soggettive come il senso di colpa e la vergogna. Al contrario l´amore è classificato
come un sentimento poiché quest´ultima è sentita più a lungo. Le emozioni si
manifestano principalmente attraverso processi di cambiamento fisico come l´aumento
della temperatura corporea, oppure da cambiamenti cognitivi come la tendenza
all´azione. Questi fenomeni sono fondamentali nei processi di decisione,
giudizio e ragionamento. Sono le funzioni che ci aiutano a comunicare con gli
altri come ci sentiamo, ci aiutano durante situazioni di pericolo e ci
informano su come stiamo. Per questa ragione le emozioni sono considerate molto
importanti secondo la teoria darwiniana, perché garantiscono la sopravvivenza
umana. In alcuni casi le emozioni possono manifestarsi intensamente a causa di
esperienze traumatiche e di alcuni aspetti della nostra vita. In effetti è
sempre consigliabile rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta se si ha la
sensazione di non essere in grado di controllare le proprie emozioni. Senza una
visione d'insieme delle proprie emozioni si potrebbe infliggere accidentalmente
del male ad altre persone, o a se stessi. Questo problema è prevalente durante
l´adolescenza, momento in cui un individuo è assalito da numerose sensazioni
tra cui la rabbia e l´ansia. In molti casi queste esperienze adolescenziali
sono respinte dai genitori e non sono affrontate in modo consapevole. Questo,
purtroppo, potrebbe contribuire allo sviluppo di problemi affettivi-
relazionali. Siccome le emozioni passate erano represse o non tenute in
considerazione, l'adulto può avere difficoltà ad aprirsi sui propri sentimenti
o avere difficoltà con la propria identità.
Le emozioni non devono dunque essere sottovalutate perché
sono delle funzioni fondamentali nella formazione di una persona. Queste
sensazioni aiutano l´uomo ad affrontare molte situazioni pericolose e decisioni
sbagliate. Il loro obiettivo è proteggerci, non ostacolarci.

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