domenica 11 maggio 2025

La settimana di convivenza scout

 


Una settimana di crescita personale 

di Noemi Zanvettore

 

Dal 7 al 13 aprile ho trascorso una settimana vivendo con il mio gruppo scout all’interno della nostra sede.

Ogni anno si svolge questa esperienza di convivenza: una settimana nella quale durante la mattina si va a scuola e il resto del tempo lo si trascorre tutti insieme, mantenendo le proprie abitudini e i propri hobby; la sede diventa quindi un punto di riferimento per le attività quotidiane di ognuno.

Questa attività rappresenta uno dei momenti più importanti dell’anno scout per i ragazzi dai 16 ai 19 anni, offrendo l’opportunità di assaporare la vita di comunità, con i suoi aspetti positivi ma anche con le difficoltà. 

 Durante le riunioni per preparare questa settimana ci siamo organizzati in piccoli gruppi così da assegnare ad ognuno un compito: menù, spesa, pulizie e attività serali. Abbiamo poi creato dei turni giornalieri per i vari compiti. 

La mattinata seguiva il ritmo della scuola, poi per il pranzo bisognava organizzarsi così che il primo a rientrare preparava per gli altri. 

Il pomeriggio prima era dedicato allo studio, per poi passare alle varie faccende e nei momenti liberi al gioco. 

Infine la sera era scandita da discussioni, proposte in base agli interessi e alle esigenze del gruppo e dei suoi componenti, visione di film a tema o attività più riflessive di approfondimento culturale e spirituale.

Inoltre la convivenza è caratterizzata anche da un’attività di servizio, che si concretizza con un aiuto gratuito per la comunità; nel nostro caso abbiamo contribuito nel sistemare e ristrutturare una casa che utilizziamo per le uscite di sezione. 

In conclusione si tratta di una settimana impegnativa per le costanti interazioni sociali, sia a scuola che a casa, ma non passando praticamente mai del tempo da soli anche se si hanno momenti di noia o tristezza è sempre presente qualcuno che ti possa rallegrare.

Vivere con altre persone con diverse abitudini all’inizio può sembrare difficoltoso, dal momento che bisogna condividere incessantemente i propri spazi e adattare i propri tempi a quelli degli altri.

Tuttavia in poco tempo si creano ritmi e abitudini comuni, il gruppo acquista quindi una routine condivisa ed anche il compito più noioso diventa piacevole.

Inoltre pur non avendo una figura che costringe a svolgere determinati compiti essi vengono comunque portati a termine spontaneamente.

Il passare molto tempo insieme è quindi una ricchezza, porta a provare a vedere le cose in modo differente rispetto a ciò alla quale siamo abituati e questo riesce a creare delle forti dinamiche di gruppo.

Inoltre si comprende a pieno il significato dell’essere indipendenti, una cosa fondamentale per la crescita dei ragazzi e la maturazione verso l’età adulta.

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