lunedì 2 giugno 2025

Mi capisci?! Dipende in quale lingua parli!

 

Le lingue straniere “anomale” nelle scuole vicentine 

 


di Anna Bartolomei

Ma cosa si intende con "anomale"?

Quando parliamo di lingue anomale ci riferiamo a quelle lingue meno comuni a cui eravamo poco abituati come il cinese mandarino, il giapponese,  il russo e persino l’arabo.

La globalizzazione, la crescita dei mercati e degli scambi di merci e prodotti ha reso il mondo più interconnesso e ha portato molte aziende del territorio vicentino a relazionarsi con nuovi mercati.

Questo ha fatto sì che le stesse necessitassero di figure professionali in grado di parlare diverse lingue per interagire con nuove aree economiche del mondo: sud est asiatico, medio oriente, Cina, Russia, … 

Anche a seguito di questi sviluppi, le scuole del territorio vicentino hanno avviato l’insegnamento di nuove lingue.

Dall’altro lato gli studenti hanno scelto lo studio di queste lingue o per ragioni familiari, o per un futuro lavorativo o per pura curiosità e per arricchire la propria cultura. 

Nelle scuole di Vicenza gli studenti si avvicinano allo studio e all’apprendimento delle lingue straniere sin dalle scuole primarie con l’inglese e successivamente anche con le scuole secondarie di primo grado con l’aggiunta, oltre dell’inglese, anche  del francese o dello spagnolo. 

Gli insegnanti specializzati, oltre l’insegnamento della lingua,  si occupano anche di approfondire e studiare la cultura, le usanze e le tradizioni di queste popolazioni cercando di trasmetterle agli studenti. 

 Le lingue straniere “anomale” nelle scuole vicentine sono state introdotte nell’anno 1962. 

Nel 1990, si è sviluppato in diversi Paesi europei il CLIL un metodo di apprendimento che mira a soddisfare le abilità comunicative e le competenze linguistiche in lingua straniera.  

Questo metodo è arrivato anche in Italia e consiste nello spiegare una materia in una lingua straniera per far accrescere la cultura degli studenti. 

In conclusione lo studio delle lingue più o meno anomale faciliterà le comunicazioni e la conoscenza tra i popoli. 

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