I tessuti
sostenibili sono la novità degli ultimi anni in ambito moda.
di
Giorgia Lanaro
Ogni anno, in Italia, la filiera degli agrumi
produce una quantità compresa tra 700.000 e 1 milione di tonnellate di scarti
che le aziende si trovano a dover smaltire con un costo economico e ambientale
piuttosto alto (fonte: hattps://www.rigeneriamoterritorio.it).
Questi scarti si possono recuperare e
trasformare in filati, come fa Orange
Fiber, azienda italiana che realizza, con marchio brevettato, tessuti a
partire dai sottoprodotti degli agrumi. Un’idea
meravigliosa per il nostro Paese che consuma tante risorse naturali. Orange
Fiber è un progetto ad alto contenuto di innovazione e sostenibilità, ha sede a
Catania, ma ha rapporti con aziende internazionali e leader nel settore. Il
progetto nasce dall’intuizione di una studentessa di moda, da una foto di un
agronomo che lamentava l’impossibilità di vendere gli agrumi che rimanevano sui
campi e dall’incontro con una persona formata in comunicazione. Era il 2014 e
si respirava un fermento di sostenibilità.
Orange Fiber propone un’alternativa, partendo
da questo sottoprodotto agrumicolo per dargli una nuova vita, utilizzando un
riciclo chiamato “upcycling”, che consiste nell’utilizzare il materiale di
scarto per creare un tessuto molto simile alla seta.
Il tessuto viene realizzato a partire dal
pastazzo di agrumi, (che avviene nell’impianto in Sicilia) ossia quel residuo
umido che resta al termine della spremitura industriale. Da questo viene poi
estratta la cellulosa d’agrumi, idonea alla filatura, che verrà poi trasformata
in filato e successivamente in tessuto, che servirà per realizzare il vero e
proprio abito.
Con Orange Fiber siamo di fonte ad un esempio
di economia circolare: uno scarto che diventa una risorsa. Un
impegno per creare buone pratiche circolari lungo tutta la filiera del tessile
moda, contribuendo a creare un nuovo concetto di lusso fondato su uno stile di
vita etico e sostenibile.
COSA NE PENSANO GLI STUDENTI DEL LICEO
FOGAZZARO?
L’opinione di alcune alunne della classe 1AU
è stata favorevole al progetto Orange Fiber. Le ragazze coinvolte hanno
ritenuto tale progetto molto originale, ma soprattutto molto utile per
contenere gli sprechi e valorizzare il riciclo. Una piccola goccia in un mondo
da salvare…e in fretta!

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