Durante l’ultimo mese, molti ragazzi tra i 14
e i 18 anni si sono espressi contro il nuovo Presidente del Consiglio.
Dall’inizio
della nuova legislatura fino ad oggi molti studenti di vari licei, tecnici e
professionali di tutta Italia, si sono espressi contro la vittoria del
centrodestra guidato da Giorgia Meloni dei Fratelli D’Italia. Perfino qui a
Vicenza sono avvenute delle manifestazioni contro il nuovo governo, nello
specifico la più importante è stata il 18 novembre davanti alla stazione dei bus. Tutto ciò mostra come la Meloni non sia riuscita a conquistare questa
fetta del popolo.
Se
chiediamo a molti giovani perché non si trovano d’accordo con il nuovo
Presidente del Consiglio, molti diranno che le sue proposte tendono verso una
destra ultra cattolica e nazionalista, cosa che va contro la maggioranza dei
giovani che spingono per la libertà di genere, tra le varie tematiche. Un altro
punto contro la Meloni è il fatto che non ha mai proposto delle novità che
potessero interessare gli studenti, piuttosto cercando di togliere strumenti
che potessero agevolare la crescita e l’autonomia di quest’ultimi come il bonus
cultura per i 18 anni. Infine non ha mai provato ad approcciarsi attraverso i
social verso i millennials e la generazione z, cercando piuttosto di
conquistare il consenso dei più agé.
Inoltre
notiamo che la Meloni non si è mai concentrata molto verso i giovani per
vincere le elezioni. Se si guarda l’affluenza dei giovani durante le elezioni
del 25 settembre, questa è stata minore rispetto alla media nazionale di affluenza
generale, toccando un picco di astensioni del 37%. Questo è dimostrato dal
fatto che se chiediamo ad alcuni studenti della nostra scuola di nominare alcuni politici attuali, molti non sanno che nomi dire. Aggiungiamo anche il fatto che, col passare degli anni, i giovani se ne sono andati in massa
dall’Italia, poiché la possibilità di trovare un lavoro con uno stipendio
adatto è diminuita, facendo sì che molti optassero per la vicina Francia
o Germania per essere assunti più facilmente.
Se si
guarda il quadro generale, troviamo una generazione stanca delle solite
proposte ma che vede vincere qualcuno che le vuole modificare, ma contro i
giovani. Per questo non dobbiamo stupirci se molti ragazzi vogliono mostrare la loro rabbia contro quella
classe politica che non li considera.

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