venerdì 20 gennaio 2023

I giovani contro la Meloni



 

Durante l’ultimo mese, molti ragazzi tra i 14 e i 18 anni si sono espressi contro il nuovo Presidente del Consiglio.

 

di Tommaso Rigotto

Dall’inizio della nuova legislatura fino ad oggi molti studenti di vari licei, tecnici e professionali di tutta Italia, si sono espressi contro la vittoria del centrodestra guidato da Giorgia Meloni dei Fratelli D’Italia. Perfino qui a Vicenza sono avvenute delle manifestazioni contro il nuovo governo, nello specifico la più importante è stata il 18 novembre davanti alla stazione dei bus. Tutto ciò  mostra come la Meloni non sia riuscita a conquistare questa fetta del popolo.

Se chiediamo a molti giovani perché non si trovano d’accordo con il nuovo Presidente del Consiglio, molti diranno che le sue proposte tendono verso una destra ultra cattolica e nazionalista, cosa che va contro la maggioranza dei giovani che spingono per la libertà di genere, tra le varie tematiche. Un altro punto contro la Meloni è il fatto che non ha mai proposto delle novità che potessero interessare gli studenti, piuttosto cercando di togliere strumenti che potessero agevolare la crescita e l’autonomia di quest’ultimi come il bonus cultura per i 18 anni. Infine non ha mai provato ad approcciarsi attraverso i social verso i millennials e la generazione z, cercando piuttosto di conquistare il consenso dei più agé.

Inoltre notiamo che la Meloni non si è mai concentrata molto verso i giovani per vincere le elezioni. Se si guarda l’affluenza dei giovani durante le elezioni del 25 settembre, questa è stata minore rispetto alla media nazionale di affluenza generale, toccando un picco di astensioni del 37%. Questo è dimostrato dal fatto che se chiediamo ad alcuni studenti della nostra scuola di nominare alcuni politici attuali, molti non sanno che nomi dire. Aggiungiamo anche il fatto che, col passare degli anni, i giovani se ne sono andati in massa dall’Italia, poiché la possibilità di trovare un lavoro con uno stipendio adatto è  diminuita, facendo sì che molti optassero per la vicina Francia o Germania per essere assunti più facilmente.

Se si guarda il quadro generale, troviamo una generazione stanca delle solite proposte ma che vede vincere qualcuno che le vuole modificare, ma contro i giovani. Per questo non dobbiamo stupirci se molti ragazzi vogliono mostrare la loro rabbia contro quella classe politica che non li considera.

 

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