lunedì 9 gennaio 2023

La rappresentazione delle minoranze nei media: importanza e problematiche.

 




di Meriem Ziar

Negli ultimi anni si possono notare notevoli cambiamenti per quanto riguarda la rappresentazione delle minoranze in vari media, da quelli tradizionali come i libri a quelli moderni come le serie televisive.

La maggior parte dei personaggi che ritroviamo nei media leggermente datati sono di etnia caucasicaa e spesso laici o cristiani. Ciò diventa un problema specie per le minoranze di giovane età.

 

Il motivo per il quale bisogna lottare al fine di ottenere più diversità è molto semplice. È un principio che si basa su altro oltre all’uguaglianza. Una mente giovane è facilmente condizionabile e un bambino o un adolescente, nel non vedere persone come lui nei vari media, arriverà alla conclusione, anche se indiretta, di non poter appartenere a un determinato luogo, di essere diverso sentendosi escluso. I media, in tutte le loro forme, hanno un potere immenso: quello di influenzare su come si vedono gli altri e come vedere sé stessi. Una rappresentazione accurata può rompere pregiudizi, barriere e aprire la strada alla creazione di punti di riferimento o anche fonte di ispirazione. 

Tuttavia è raro trovare questo tipo di rappresentazione.

 

Ancora oggi vi sono molti problemi, infatti il NRG (National Research Group) ha condotto un sondaggio includendo persone nere di tutte le età, sessualità e con varie disabilità, chiedendo loro se si sentono rappresentati nei media odierni: due su tre afroamericani hanno dichiarato di non rivedersi nei media che consumano, inoltre il 74% sceglie cosa guardare in base alla diversità del cast.

 

È importante aggiungere che spesso, nel tentativo di aggiungere diversità, si ottiene un risultato peggiore: lo stereotipo.

Ad esempio nel celebre film Disney Aladino, rilasciato nel 1992, dunque relativamente recente, si riscontrano vari stereotipi che rinforzano le visioni distorte dell’occidente nei confronti dell’Asia Occidentale. Ad esempio in una delle canzoni “Notti d’Oriente” la terra di Aladino viene descritta come barbarica, sostenendo il dannoso stereotipo islamofobo che i paesi arabi e sud asiatici, di maggioranza musulmani, vivano sotto leggi violente e arretrate.

Inoltre nel doppiaggio originale in lingua inglese gli antagonisti hanno un accento che imita quello di una persona araba che si approccia alla lingua anglosassone.

Questi stereotipi non si limitano al doppiaggio o alle canzoni, ma anche al design dei personaggi, comune in molti film del franchise: gli antagonisti hanno tutti un naso ricurvo e grande, caratteristica stereotipata delle etnie non eurocentriche.

 

Dunque la rappresentazione é presente, si sta trattando di una storia con personaggi con origini non normalmente riscontrati nei media, ma con sfaccettature stereotipate e dannose a persone di questa etnia.

 

Concludendo, bisogna riconoscere l’importanza e in che modo la rappresentazione presente nei media influenzi il mondo e saperla criticare nel momento in cui quest’ultima fallisce nel suo intento.

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