Dopo le accuse di transfobia afferma di essere stata vittima di abusi
di Emma
Andriolo
Joanne
Rowling, 57 anni, è una scrittrice, produttrice cinematografica e sceneggiatrice
britannica. La sua fama è in gran parte dovuta alla serie di romanzi di Harry
Potter nei quali ha deciso di firmare con lo pseudonimo di J.K. Rowling. La
scrittrice negli anni passati ha ricevuto numerose critiche scaturite da un tweet
da lei scritto su Twitter. Si iniziarono a intuire le posizioni della
scrittrice nei confronti della comunità LGBTQ+ non solo dal post su Twitter, ma
anche dalla serie di Romanzi che la Rowling scrisse sotto lo pseudonimo di
Robert Galbraith. Utilizzando tale pseudonimo Joanne Rowling scrisse una serie
di romanzi gialli con protagonista Cormoran Strike. Nel libro intitolato “Il Baco
da seta”, scritto nel 2015, compariva una scena nella quale il protagonista
scopriva che al centro del crimine su cui stava investigando c’era una donna
transessuale. Strike arriva dunque a minacciare la colpevole attraverso l’amore
forzato all’interno della prigione. All’interno di questo libro la scrittrice
si sofferma in modo particolare nella descrizione della donna accusata di
essere colpevole del crimine mettendo in mostra il fatto che avesse un pomo d’Adamo
ancora molto visibile e che nascondesse continuamente le mani per non mostrale.
Inoltre, all’interno del libro, si trovano numerosi commenti da parte del
protagonista sull’operazione per il cambio di sesso della donna. Nonostante si
tratti di un’opera di finzione, cominciava ad emergere una caratteristica
importante della scrittrice, ovvero il suo voler rifiutare l’identità e il
cambio di sesso di una persona. A scatenare una reazione abbastanza accesa da
parte di numerosi fan della scrittrice sono stati dei Tweet ai quali Joanne
Rowling mise dei like o che la scrittrice scrisse.
Nel
pezzo del Sunday Times (giornale, nato nel 1821 e diffuso nel Regno Unito e in
Irlanda) condiviso dalla scrittrice sui social, si legge che la polizia inglese
«registrerà gli stupri commessi da criminali con genitali maschili come
commessi da una donna se l’aggressore “si identifica come una donna”». Per
commentare l’articolo, J.K. Rowling ha scritto, citando quanto scritto nel
libro di George Orwell intitolato 1984, «La Guerra è Pace. La Libertà è
Schiavitù. L’Ignoranza è Forza. L’Individuo munito di pene che ti ha violentata
è una donna».
Successivamente,
il 19 dicembre 2019, difese attraverso un Tweet una ricercatrice di nome Maya
Forstater che perse il proprio lavoro dopo aver criticato la scelta del governo
inglese di permettere alle persone di identificarsi con il genere che
preferivano. La scrittrice nel Tweet afferma che non è corretto licenziare una
persona solo per aver affermato che “il sesso biologico è reale".
Negli ultimi mesi la scrittrice ha preso
posizione contro la legislatura scozzese che permetterà ai cittadini di
cambiare sesso autonomamente sui documenti di riconoscimento e all’anagrafe e
per questo ha definito la prima ministra Nicola Sturgeon “una distruttrice dei
diritti delle donne”. Inoltre alcuni
attivisti trans, oltre ad aver minacciato di morte la scrittrice, la accusarono
di essere una “Terf” ossia una femminista che esclude le donne che non lo sono
biologicamente. Ciò avvenne perché la Rowling fondò una associazione per le
donne scozzesi vittime di violenza e abusi. Tale associazione chiamata Beira’s Place non
accetta persone trans e non binarie. La madre di Harry Potter pensa che ciò sia
la cosa giusta e afferma: “Ho fondato Beira’s Place per fornire un servizio e
una necessità che mi pare urgente per le donne scozzesi. Anche io sono stata
vittima di abusi sessuali e so quanto sia importante che le persone vittime
come me abbiano la possibilità di essere seguite da una associazione che metta
al centro le donne e fornisca sostegno con al centro le donne, soprattutto in
un momento della loro vita in cui sono vulnerabili”.
Nonostante
le critiche e i contrasti causati dai Tweet pubblicati dalla scrittrice non
sarà ciò a rovinare la magia di Harry Potter.

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