Presente in tutta Europa, ma cosa ne
pensano le classi del Fogazzaro nell’avere degli immigrati nella propria
classe?
Una delle tematiche più importanti al
giorno d’oggi è proprio quella in merito al fenomeno dell’immigrazione, che mette
in moto dibattiti e confronti di idee.
Questo termine, sentito e risentito più
volte, è ormai conosciuto da tutti, ma non molti conoscono davvero il perché di
questo fenomeno e tutto ciò che ci sta dietro.
Prima di andare ad analizzarli, dobbiamo
avere comunque una definizione di questo termine, anche basilare e
semplice. La parola “immigrazione”, come ci suggerisce il nome
stesso “im”- “migrazione”, indica l’entrata di individui, singoli
o in gruppo, in un territorio differente da quello di provenienza.
Teniamo ben presente il fatto che questo
fenomeno non è recente e non riguarda solo gli stranieri che provengono
dall’Africa, come fanno intendere alcuni stereotipi. L’immigrazione,
infatti, va avanti da sempre in tutte le parti del mondo. Proprio perché da
secoli si migra con uno scopo ben preciso, ovvero cercare fortuna e un lavoro
dignitoso, che non si è riusciti a trovare nel proprio territorio
d’origine.
Se andiamo a restringere il campo, e
riflettessimo un po’ di più, ci renderemmo conto del fatto che anche in Italia
si verificano delle migrazioni. Le quali possono essere semplicemente dal
Sud al Nord, e viceversa, o anche solo da una città all’altra, per
trovare maggiore opportunità di studio o lavoro. Noi però tendiamo sempre a
sottovalutare questi piccoli aspetti, ma significativi, considerando solo ciò
che si mostra sempre al telegiornale o di cui si parla di più.
Detto questo, vediamo adesso quali
sono scelte politiche che vengono attuate nei territori nei quali giungono i
migranti.
Troviamo due scelte politiche principali:
la prima è proprio quella di voler
accogliere i migranti, e fornire loro i beni primari, senza i quali arrivano da
molto lontano e da tanto tempo. Per poi affidarli a delle organizzazioni o
centri in cui vengono accolti e che lavorano per fornire a queste persone
un’identificazione, che servirà loro per poter poi iniziare a lavorare, e
riuscire a mantenersi in modo autonomo.
La seconda, invece, è il contrario
della prima, ovvero voler respingere queste persone e non volerle
accogliere, a prescindere dalle loro condizioni. Questo, nell’ultimo periodo, è
stato intensificato da parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, che vanno ad
creare molti più ostacoli per impedire l’arrivo dei migranti.
Anche gli studenti del Fogazzaro hanno
voluto esprimersi riguardo a questa tematica, esprimendo la loro opinione
in merito all’avere degli studenti immigrati nella propria classe.
Alla domanda “Ti fa piacere avere degli
studenti immigrati all’interno della tua classe?”, alcune studentesse hanno
risposto:
“Si, a me fa più che piacere avere
delle persone immigrate nella mia classe, innanzitutto perché mi permette
di relazionarmi maggiormente con delle persone che hanno delle origini diverse
dalle mie, con le quali avviene un vero e proprio scambio di culture. Mi
permette anche di scoprire ed informarmi di più in merito a ciò che passano
molti immigrati nel venire fino a qui in Italia, ascoltando alcune storie
davvero inaspettate e interessanti.”
Altri studenti hanno risposto anche:
“Avere degli studenti immigrati nella
mia classe mi permette di mettermi alla prova e allenare le lingue che imparo a
scuola, come l’Inglese. Inoltre penso che per me e i miei compagni sia
una vera e propria ricchezza avere delle persone di origine diversa in classe,
immigrate e non, con le quali interagiamo durante le ore che passiamo a scuola
e che spesso rendono le nostre lezioni molto più interessanti, parlando del
loro Paese o la loro cultura”.
Qualcun altro:
“Per me è molto importante e
fondamentale integrare coloro che arrivano da altri Paesi in classe, anche solo
perchè per quella persona immigrata non è per niente facile ambientarsi in un
luogo totalmente nuovo, e quindi bisogna sempre mettersi nei panni delle altre
persone, in modo da renderle il più possibile a proprio agio in nuova classe e
scuola”. Queste le risposte di alcuni studenti del Fogazzaro.
Questo fenomeno sociale, insieme ad altri,
ci permette di ragionare e capire che noi non ci rendiamo minimamente conto
della fortuna che abbiamo ad essere nati o vivere in un paese nel quale non
regna uno stato di povertà o guerre da tanti anni e che ci permette, invece, di
avere i nostri diritti. Oltre a consentirci di vivere in uno stato di vita
generalmente sereno e pacifico, cosa che noi sottovalutiamo sempre.

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