martedì 24 gennaio 2023

L’immigrazione: accogliere o respingere?



Presente in tutta Europa, ma cosa ne pensano le classi del Fogazzaro nell’avere degli immigrati nella propria classe?


 di Aya Sadik


Una delle tematiche più importanti al giorno d’oggi è proprio quella in merito al fenomeno dell’immigrazione, che mette in moto dibattiti e confronti di idee. 

Questo termine, sentito e risentito più volte, è ormai conosciuto da tutti, ma non molti conoscono davvero il perché di questo fenomeno e tutto ciò che ci sta dietro. 

Prima di andare ad analizzarli, dobbiamo avere comunque una definizione di questo termine, anche basilare e semplice.  La parola  “immigrazione”, come ci suggerisce il nome stesso “im”- “migrazione”,  indica l’entrata di individui, singoli o in gruppo, in un territorio differente da quello di provenienza. 

Teniamo ben presente il fatto che questo fenomeno non è recente e non riguarda solo gli stranieri che provengono dall’Africa, come fanno intendere  alcuni stereotipi. L’immigrazione, infatti, va avanti da sempre in tutte le parti del mondo. Proprio perché da secoli si migra con uno scopo ben preciso, ovvero cercare fortuna e un lavoro dignitoso, che non si è riusciti a trovare nel proprio territorio d’origine. 

Se andiamo a restringere il campo, e riflettessimo un po’ di più, ci renderemmo conto del fatto che anche in Italia si verificano delle migrazioni. Le quali possono essere semplicemente dal Sud al Nord, e viceversa, o anche solo da una città all’altra,  per trovare maggiore opportunità di studio o lavoro. Noi però tendiamo sempre a sottovalutare questi piccoli aspetti, ma significativi, considerando solo ciò che si mostra sempre al telegiornale o di cui si parla di più. 

 Detto questo, vediamo adesso quali sono scelte politiche che vengono attuate nei territori nei quali giungono i migranti. 

Troviamo due scelte politiche principali:

la prima è proprio quella di voler accogliere i migranti, e fornire loro i beni primari, senza i quali arrivano da molto lontano e da tanto tempo. Per poi affidarli a delle organizzazioni o centri in cui vengono accolti e che lavorano per fornire a queste persone un’identificazione, che servirà loro per poter poi iniziare a lavorare, e riuscire a mantenersi in modo autonomo. 

La seconda,  invece, è il contrario della prima, ovvero voler respingere queste persone  e non volerle accogliere, a prescindere dalle loro condizioni. Questo, nell’ultimo periodo, è stato intensificato da parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, che vanno ad creare molti più ostacoli per impedire l’arrivo dei migranti. 

Anche gli studenti del Fogazzaro hanno voluto esprimersi riguardo  a questa tematica, esprimendo la loro opinione in merito all’avere degli studenti immigrati nella propria classe. 

Alla domanda “Ti fa piacere avere degli studenti immigrati all’interno della tua classe?”, alcune studentesse hanno risposto: 

Si, a me fa più che piacere avere delle persone immigrate nella mia classe, innanzitutto perché  mi permette di relazionarmi maggiormente con delle persone che hanno delle origini diverse dalle mie, con le quali avviene un vero e proprio scambio di culture. Mi permette anche di scoprire ed informarmi di più in merito a ciò che passano molti immigrati nel venire fino a qui in Italia, ascoltando alcune storie davvero inaspettate e interessanti.”  

Altri studenti hanno risposto anche:

Avere degli studenti immigrati nella mia classe mi permette di mettermi alla prova e allenare le lingue che imparo a scuola, come l’Inglese.  Inoltre penso che per me e i miei compagni sia una vera e propria ricchezza avere delle persone di origine diversa in classe, immigrate e non, con le quali interagiamo durante le ore che passiamo a scuola e che spesso rendono le nostre lezioni molto più interessanti, parlando del loro Paese o la loro cultura”.

Qualcun altro:

 “Per me è molto importante e fondamentale integrare coloro che arrivano da altri Paesi in classe, anche solo perchè per quella persona immigrata non è per niente facile ambientarsi in un luogo totalmente nuovo, e quindi bisogna sempre mettersi nei panni delle altre persone, in modo da renderle il più possibile a proprio agio in nuova classe e scuola”. Queste le risposte di alcuni studenti del Fogazzaro. 

Questo fenomeno sociale, insieme ad altri, ci permette di ragionare e capire che noi non ci rendiamo minimamente conto della fortuna che abbiamo ad essere nati o vivere in un paese nel quale non regna uno stato di povertà o guerre da tanti anni e che ci permette, invece, di avere i nostri diritti. Oltre a consentirci di vivere in uno stato di vita generalmente sereno e pacifico, cosa che noi sottovalutiamo sempre.  

Nessun commento:

Posta un commento