venerdì 27 gennaio 2023

Intervista a Giulia Donati, una exchange student in America


 

Hai in programma di fare un viaggio studio in America?  Questa intervista fa per te.Giulia, arrivata al termine della sua esperienza come Exchange Student, ha accettato di rispondere ad alcune domande che possono aiutare gli studenti a capire se questa esperienza può fare per loro.

 

di Rebecca Celsan

 

Ciao Giulia, parlaci un po’ di te

Ciao, mi chiamo Giulia e frequento l’indirizzo linguistico del Liceo Fogazzaro. Il 6 agosto 2022 ho intrapreso un’avventura che mi ha permesso di maturare autonomamente: un viaggio studio di sei mesi negli Stati Uniti, più precisamente in Illinois.

 

Pensi che questa esperienza ti abbia in qualche modo trasformata?

Sì, penso che questa esperienza mi abbia formata, infatti al momento mi reputo molto più aperta a nuove esperienze.

Purtroppo la famiglia che mi ha ospitata non ha rispecchiato le mie aspettative. La mia mamma ospitante si rifiutava di assistermi in ogni modo e pretendeva che mi preparassi i pasti da sola, pulissi la mia camera ogni giorno, lavassi i vestiti e non ne poteva sapere di darmi passaggi. Per questo motivo penso di essere diventata più responsabile e indipendente.

 

Perché hai preferito fare metà anno invece che i 12 mesi?

Ho optato per i sei mesi principalmente perché ero consapevole che in un liceo, specialmente del mio indirizzo, sarebbe stato troppo difficile recuperare il programma di un anno.

Studio a parte, mi sarebbe piaciuto molto trascorrere tutti i 12 mesi all’estero, anche perché sarei riuscita a risolvere il problema della famiglia ospitante. Infatti, ho riscosso i primi disagi al quarto mese della mia permanenza, e cambiarla per due mesi non sarebbe stato possibile né conveniente.

 

Come percepisci il tuo inglese dopo questa esperienza?

Sicuramente il costante contatto con l’inglese mi ha dato più dimestichezza con la lingua. Ora posso parlare in modo abbastanza fluente senza dover fermarmi a riflettere su cosa dire, per esempio quando devo rispondere a una domanda.

 

Come hai trovato la scuola americana rispetto a quella italiana?

Penso che la scuola italiana e quella americana possano essere considerate esattamente allìopposto. Mentre in America la scuola è considerata un luogo dove si viene messi a proprio agio e gli studenti possono sentirsi parte di un grande gruppo, l'istruzione italiana è finalizzata al risultato, quindi voti e medie scolastiche.

Un’altra grande differenza che ho notato nel metodo di insegnamento americano è il rapporto professore-studente. I docenti, pur avendo molte classi, si sentono in dovere di instaurare un rapporto speciale con ogni alunno, e non si permetterebbero mai di abusare del proprio potere o considerarsi superiori.

 

A chi consiglieresti questa esperienza?

Consiglio il viaggio all’estero a persone che hanno un carattere abbastanza forte da sopportare la grande distanza da casa, e che siano in grado di superare anche i problemi più difficili in modo autonomo.

Io in prima persona ho riscontrato alcune difficoltà, che senza il mio tipo di carattere sarebbero state un problema molto più grande

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