martedì 14 marzo 2023

La malsana competizione del calcio dilettantistico dei bambini







I bambini tornano a casa piangendo, mentre lo sport dovrebbe fare tutt’altro effetto.

 

di Alice Panato

Il calcio è uno sport di aggregazione con un team che trasmette forti emozioni alla propria squadra del cuore. Oltre alle vittorie però esistono anche sconfitte e delusioni e questo pesa molto sul calciatore.  E’ cambiato molto negli anni e ora è diventato quasi un business, si pensa soltanto ai soldi! Il tema principale del calcio è sicuramente la competizione, soprattutto nel calcio professionistico. Nel calcio di alto livello ci sono allenatori che allenano e preparano ogni giorno giocatori per portarsi a casa la vittoria e una soddisfazione generale per la squadra. Questo accade anche nel calcio dilettantistico i cui protagonisti sono bambini di 8-10 anni che dovrebbero giocare per divertirsi, mentre invece le urla e le grida dei genitori e dei mister li infastidiscono facendo loro, credere che bisogna assolutamente vincere. 

Questo capita perché spesso i genitori vogliono che i loro figli diventino quello che loro non sono riusciti a diventare creando quindi uno stress per i ragazzi. 

Questo provoca un comportamento sbagliato dei bambini mentre giocano. Alcuni si innervosiscono e giocano in modo “non corretto” nei confronti degli avversari ma addirittura altri giocano male nei confronti della loro squadra perché troppo sotto pressione. 

In tal caso il calcio non rimane uno sport di squadra dove tecnicamente si gioca per divertimento e ottenere buoni risultati, ma diventa uno sport aggressivo.  

Questa elevata competitività tra bambini influisce sullo sviluppo sociale. 

Molti bambini piangono perché non sono riusciti a giocare bene e altri ancora piangono perché considerati “scarsi” non gli è permesso giocare. 

Secondo la psicologia tutto ciò su bambini di 10 anni crea molti fastidi nervosi e inoltre i bambini credono di non essere mai abbastanza minando la loro autostima. 

Utile sarebbe che i mister oltre a voler raggiungere la vittoria portassero i componenti della squadra al massimo del divertimento e che il calcio diventi un luogo di sfogo e di gioco per i ragazzi. 

 

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