Con il termine “generazione” si intende, per
definizione, l’insieme di discendenti ugualmente distanti da un capostipite
comune.
Con il termine “adolescenza” invece si definisce un
periodo dello sviluppo che parte intorno ai 13-14 anni e va avanti fino a …………beh,
dipende!
Nonostante
l'ampio numero di generazioni, il divario tra la Generazione X (1965-1980) e la
Generazione Z (1997-2012) è molto più marcato rispetto a quello presente tra le
altre generazioni.
Possiamo
riscontrare le principali differenze tra le due generazioni concentrandoci sui
giovani e sul periodo dell’adolescenza:
La Generazione X
è cresciuta durante gli anni precedenti ad Internet. Gli adolescenti avevano
interazioni sociali prevalentemente faccia a faccia, in luoghi fisici come bar, parchi, strade... nel
mondo “reale”.
L'unico modo per
comunicare a distanza era utilizzare un telefono fisso o scrivere lettere a
mano.
Godevano di una
maggiore autonomia, spesso una delle priorità di un adolescente di quel periodo
era procurarsi un mezzo di trasporto (spesso moto o motorini) che permettesse
loro di “scappare” dalla sorveglianza dei genitori. Proprio quest’ultimi
privilegiavano un’educazione rigida basata sul rispetto delle regole e sulla
disciplina, ma forse con poca comunicazione tra genitori e figli.
Ragazze e ragazzi
tendevano comunque all’omologazione, ma probabilmente differenziarsi dalla
massa era più facile.
La Generazione Z
è la prima di essere nata e cresciuta con Internet, che è ormai una presenza
costante della vita quotidiana di ogni adolescente.
Con la nascita
dei social media i giovani vivono molto meno la “vita reale”, privilegiando
interazioni virtuali, spesso scritte, brevi e prive di emotività.
Questo garantisce
sicuramente una continua connessione sociale, rendendo la comunicazione a
distanza semplice ed immediata. Allo stesso tempo, però, i contenuti postati
sui social sottopongono gli adolescenti ad una pressione costante, sempre alla
ricerca dell’approvazione altrui. Questo incide molto sulla salute mentale di
ragazzi e ragazze, che spesso riscontrano bassa autostima, disturbi d’ansia e
qualche volta addirittura depressione, dati da un senso di inadeguatezza
causato da standard surreali che mostrano i social media.
Inoltre, la
fragilità di questa generazione viene spesso consolidata da un’educazione
troppo tollerante. I genitori giustificano spesso i comportamenti dei figli,
difendendoli in tutto, a volte non insegnando loro ad essere responsabili delle
proprie azioni, rispettare l’adulto e le sue decisioni.
Tuttavia è
impossibile negare che esista un divario tra gli adolescenti appartenenti a
queste due generazioni.

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