di Tijana Kutic
Perché
allora non insegnare l’educazione finanziaria direttamente a scuola?
Molti
pensano che le cose legate all’educazione finanziaria siano cose da “adulti”,
ma in realtà dovremmo iniziare a impararla sin da piccoli. Quando riceviamo la
nostra prima paghetta o un regalo di compleanno in denaro, iniziamo per la
prima volta ad entrare in contatto con i soldi, ma spesso non ci viene insegnato
come gestirli. Un bambino, per esempio, potrebbe decidere di spendere tutti i
soldi ricevuti per il compleanno in giocattoli o conservarli per molto tempo, senza
sapere effettivamente quale sia la cosa giusta da fare.
Di
conseguenza, quando comincerà a lavorare, molto probabilmente non saprà come
mettere da parte dei soldi, come evitare di spendere tutto subito, o come non
cadere nei debiti o in truffe.
Mentre,
invece, se l'educazione finanziaria diventasse una materia vera e propria,
tutti noi potremmo imparare ad esempio come risparmiare, capire come funziona
davvero un conto in banca o imparare le basi degli investimenti, per sapere
almeno a cosa fare attenzione se decidiamo di investire. Senza dimenticare le
tasse, che prima o poi tutti dovremo pagare , quindi meglio sapere come
funzionano!
E poi, potremmo evitare di cadere nelle truffe, come il phishing o le offerte “troppo belle per essere vere”. Il phishing è una truffa informatica in cui i criminali fingono di essere banche, social network o servizi online per rubare dati personali e bancari. Mentre le offerte “troppo belle per essere vere” sono spesso un modo per attirare le persone con promesse di guadagni facili o sconti incredibili, nascondendo invece truffe.Saper riconoscere questi tentativi di truffe può evitarci molti problemi.
Per quanto riguarda l'estero, in diversi paesi l'educazione finanziaria è già parte del programma scolastico. In Danimarca, da circa 10 anni, è previsto l’insegnamento obbligatorio per gli studenti dai 13 ai 15 anni di temi che spaziano dal significato di risparmio, al funzionamento delle banche, ai diritti del consumatore. In Finlandia, invece, oltre il 90% degli studenti partecipa a programmi di dieci lezioni dove si imparano come funzionano le imprese, l’economia, la società. Alla fine dei quali i ragazzi possono poi sperimentare con mano attraverso simulazioni pratiche come gestire un budget, sostenere un’attività commerciale e cosa succede se si spende troppo.
E
in Italia?
Con
l'entrata in vigore della legge 21/2024, l'educazione finanziaria è finalmente
diventata un insegnamento obbligatorio all'interno del programma di educazione
civica nelle scuole italiane. Questo rappresenta un grande passo avanti, perché
permette a tutti gli studenti di acquisire almeno le basi fondamentali;
tuttavia, rimane il dibattito se questa integrazione nell'educazione civica sia
sufficiente o se l'educazione finanziaria meriti una materia autonoma e più
approfondita. Infatti, secondo il Rapporto Edufin 2022, l’ 89,1% degli italiani è
favorevole all'introduzione dell'educazione finanziaria come materia
scolastica, ma nonostante ciò, rimane ancora una percentuale di persone che
afferma che non serva un'altra materia, poiché si impara tutto con
l'esperienza.
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