mercoledì 30 aprile 2025

Il Fogazzaro e corsi pomeridiani. Cosa non torna?

 


di Angelica Zampieri

Fin dagli anni 70/80 i corsi extrascolastici sono presenti nelle scuole venete, ma la loro organizzazione è stata rivista e aggiornata proprio negli ultimi anni, grazie a varie riforme.

Intervistando e confrontandoci con ex studenti e studentesse della nostra                                                               scuola, siamo arrivati alla conclusione che il numero e la varietà di corsi è notevolmente aumentato negli anni, il che potrebbe trasformarsi in una grande opportunità per gli studenti. Anche la durata dei corsi è molto varia, per non parlare del fatto che tutti sono aperti ad ogni studente di ogni indirizzo scolastico.

Per esempio i corsi proposti quest’ anno 2024/2025 sono partiti con la proposta dell’insegnamento del primo soccorso ai ragazzi, sono poi aumentati con vari laboratori di carattere sportivo, con grandi varietà di sport, e  scientifico, dalla saponeria ad altri ambiti ancora più vasti, che a detta degli intervistati sono stati molto esaustivi. Nel corso dell’anno sono poi stati  portati i laboratori di arte collegata alla salute, di fotografia, a cui ho personalmente partecipato e di scacchi.

Non tutti questi però hanno portato all’acquisizione di ore di attività da aggiungere alla piattaforma unica e di conseguenza di poterle usare per il capolavoro da portare ogni anno nel triennio.

La cosa che però fa più riflettere è la grande possibilità che questi corsi forniscono agli studenti meno abbienti, in quanto sono così vari e gratuiti, non hanno limiti essendo aperti a tutti gli indirizzi e stimolano creatività, conoscenza e socializzazione.

Ahimè … purtroppo però non è tutto rose e fiori come sembra, e i difetti sorgono anche in questo ambiente. Spesso i vari corsi si accavallano tra loro, limitando così le presenze e la diffusione tra più studenti, inoltre questi laboratori sono tenuti al pomeriggio quando i mezzi di trasporto iniziano a scarseggiare e quindi rendono più difficile il ritorno a casa.

Per concludere, ho chiesto ai ragazzi che hanno affrontato il corso di fotografia con me, di parlarmi delle loro impressioni e emozioni verso il laboratorio, tutti concordano che sia stata un’esperienza che ci ha arricchiti come conoscenze e come amicizie e che avremmo tutti rifatto volentieri almeno una volta, mentre invece le lamentele principali sono derivate dal fatto che, per tutte le nozioni riguardanti l’ambito fotografico, il laboratorio aveva a disposizione troppe poche ore.

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