di Nicolò Zenzolo
Negli ultimi anni l'orientamento professionale è diventato un tema sempre più centrale nel mondo dell'educazione. A scuola si va per imparare e arricchire il proprio bagaglio culturale, ma questo dovrebbe anche andare di pari passo con la ricerca delle competenze e le aspirazioni professionali degli studenti. Viviamo in un mondo in continua evoluzione, le professioni e le esigenze del mercato del lavoro cambiano, ed è fondamentale che anche la Scuola faccia la sua parte nell'accompagnare i giovani verso scelte consapevoli e informate.
Molto probabilmente l'orientamento professionale dovrebbe iniziare già dai primi anni di scuola e proseguire fino alla maturità. Attraverso laboratori, attività pratiche e incontri con professionisti i ragazzi avrebbero l'opportunità di esplorare le proprie passioni, i propri interessi e le curiosità; elementi fondamentali per una scelta professionale più consapevole.
Soprattutto
nelle scuole superiori dovrebbe essere fatto un lavoro di orientamento molto
più costante già dai primi anni, attraverso incontri con esperti, fiere del
lavoro, stage, sviluppo del mondo digitale in modo da offrire agli studenti la
possibilità di confrontarsi con il mondo reale che è sempre in continuo
cambiamento. Queste esperienze pratiche possono sicuramente aiutare i ragazzi
ad arricchire il proprio bagaglio, ma li aiutano anche a sviluppare altre
competenze, come la comunicazione e il problem solving, sempre più richieste
nel mercato del lavoro.
Se
la scuola non interviene in modo più decisivo sull’orientamento professionale,
si possono creare anche una serie di effetti negativi come per esempio la
confusione e l’incertezza professionale. Senza un adeguato orientamento, molti
ragazzi possono sentirsi confusi e incerti riguardo al loro futuro
professionale, portandoli così a fare scelte sbagliate, sia nel percorso di
studio che in ambito lavorativo. Si rischia così di sprecare tempo e risorse in
strade sbagliate.
Un
altro effetto negativo può essere la bassa motivazione e lo scarso rendimento
scolastico. Non vedendo un collegamento tra ciò che stanno studiando e quelle
che possono essere le loro aspirazioni future, ci potrebbe essere un calo di
interesse per la scuola con uno scarso rendimento scolastico.
Da non sottovalutare anche lo stato di stress e ansia che spesso accompagna i ragazzi nelle proprie scelte.
Concludendo
auspichiamo che ci possa essere una collaborazione sempre più forte tra scuola
e mondo del lavoro, in modo che i ragazzi possano fare le scelte che più
rispecchiano loro stessi.
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