domenica 13 aprile 2025

Il ruolo della scuola nell’orientamento professionale


 

di Nicolò Zenzolo 

Negli ultimi anni l'orientamento professionale è diventato un tema sempre più centrale nel mondo dell'educazione. A scuola si va per imparare e arricchire il proprio bagaglio culturale, ma questo dovrebbe anche andare di pari passo con la ricerca delle competenze e le aspirazioni professionali degli studenti. Viviamo in un mondo in continua evoluzione, le professioni e le esigenze del mercato del lavoro cambiano, ed è fondamentale che anche la Scuola faccia la sua parte nell'accompagnare i giovani verso scelte consapevoli e informate. 

Molto probabilmente l'orientamento professionale dovrebbe iniziare già dai primi anni di scuola e proseguire fino alla maturità. Attraverso laboratori, attività pratiche e incontri con professionisti i ragazzi avrebbero l'opportunità di esplorare le proprie passioni, i propri interessi e le curiosità; elementi fondamentali per una scelta professionale più consapevole. 

Soprattutto nelle scuole superiori dovrebbe essere fatto un lavoro di orientamento molto più costante già dai primi anni, attraverso incontri con esperti, fiere del lavoro, stage, sviluppo del mondo digitale in modo da offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi con il mondo reale che è sempre in continuo cambiamento. Queste esperienze pratiche possono sicuramente aiutare i ragazzi ad arricchire il proprio bagaglio, ma li aiutano anche a sviluppare altre competenze, come la comunicazione e il problem solving, sempre più richieste nel mercato del lavoro.

 Inoltre, è fondamentale che le scuole collaborino sempre di più con le aziende e le istituzioni locali per essere sempre aggiornate sulle professioni emergenti e sulle competenze richieste.  

Se la scuola non interviene in modo più decisivo sull’orientamento professionale, si possono creare anche una serie di effetti negativi come per esempio la confusione e l’incertezza professionale. Senza un adeguato orientamento, molti ragazzi possono sentirsi confusi  e incerti riguardo al loro futuro professionale, portandoli così a fare scelte sbagliate, sia nel percorso di studio che in ambito lavorativo. Si rischia così di sprecare tempo e risorse in strade sbagliate.

Un altro effetto negativo può essere la bassa motivazione e lo scarso rendimento scolastico. Non vedendo un collegamento tra ciò che stanno studiando e quelle che possono essere le loro aspirazioni future, ci potrebbe essere un calo di interesse per la scuola con uno scarso rendimento scolastico. 

Da non sottovalutare anche lo stato di stress e ansia che spesso accompagna i ragazzi nelle proprie scelte. 

Concludendo auspichiamo che ci possa essere una collaborazione sempre più forte tra scuola e mondo del lavoro, in modo che i ragazzi possano fare le scelte che più rispecchiano loro stessi.

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