di Alice Panato
La lettura è un’attività fondamentale per la formazione di noi stessi. Secondo vari studi un’attività coinvolgente e appassionante come la lettura stimola notevolmente il pensiero e fornisce numerosi argomenti e tematiche da cui partire per intrattenere un dialogo, una discussione o semplicemente uno scambio reciproco di idee con altre persone. Pertanto si può affermare che la lettura ha una funzione sociale, poiché permette di stabilire un legame di interazione con gli altri.
Sicuramente
la funzione principale e primaria da attribuire alla lettura è quella
linguistica. Infatti leggere regolarmente permette di sviluppare maggiori
conoscenze in diversi ambiti, in base al genere letterario selezionato, oltre
ad arricchire il nostro vocabolario e implementare il lessico. Questo aspetto è
molto importante poiché la conoscenza di termini ed espressioni ci può
facilitare in molte altre attività, come comunicare in modo efficace con gli
altri o comprendere al meglio vari testi.
La
lettura ha un impatto positivo anche sulla nostra salute. Uno studio condotto
dalla University Of Sussex ha dimostrato come la lettura risulta più utile
della musica o delle passeggiate per ridurre lo stress, diminuendolo del 68%. È
considerata come un mezzo per cercare e ritrovare la calma e la serenità.
Quando le persone leggono, è come se la loro mente fosse trasportata in
un'altra dimensione, in cui è permesso immaginare ciò che sta succedendo nel
racconto, senza prestare attenzione a ciò che accade all'esterno.
Un
altro aspetto che caratterizza la lettura è l’aumento della concentrazione,
infatti quando si legge la mente è focalizzata su ciò che stiamo comprendendo
in quel momento.
Tuttavia
la quantità di lettura varia notevolmente negli anni. Negli ultimi decenni essa
è in rilevante diminuzione: secondo i dati forniti dall’ ISTAT nel 2010 coloro
che leggevano caratterizzavano il 46,8% della popolazione italiana, con un
numero di lettori che ha sfiorato i 26 milioni e mezzo.
A
partire dal 2011 però si osserva una notevole diminuzione della quota di
lettori. Dal 2010 al 2016, i lettori sono diminuiti a poco più di 23 milioni. Questo
fenomeno è più evidente tra i giovani, i quali piuttosto che dedicarsi alla
lettura preferiscono navigare su internet o sugli apparecchi tecnologici. C’è
da chiedersi il perché di questo fenomeno…..ma la storia può ritornare utile a
tale scopo. È infatti proprio a partire dal 2011 che inizia a svilupparsi internet
sui telefoni, e in modo progressivo dal 2014 la presenza dei social sui
telefoni. Insomma…….il concetto è semplice. La gente sta sempre più tempo sui
social e sempre meno sui libri.
In
conclusione possiamo dire che la lettura ha risvolti positivi sia in ambiti
sociali, di interazione e culturali, sia nel benessere fisico dell’individuo,
quindi è fondamentale promuoverla come attività per la formazione
personale.
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