domenica 11 maggio 2025

"Lingua morta, cervello vivo"



Sfatiamo il mito del latino come lingua inutile: 

scopriamo i suoi benefici cognitivi.


  di Anna Passarella

Spesso quando in classe si sente la parola “latino” iniziano subito svariati sospiri e facce perplesse. Ritenuta materia fondamentale dagli insegnanti, numerosi studenti hanno opinioni contrastanti in merito.

Alcuni lo considerano uno strumento utile per comprendere meglio la lingua italiana e la cultura classica; altre persone lo vedono come una materia difficile e ormai superata. Per questa ragione sorge ovvia una domanda:

“Ha ancora senso studiare latino nel 2025?”

Anche se non viene più utilizzato per dialogare, il latino è tutt'altro che inutile.  E’ la radice di molte lingue europee, tra cui anche l'italiano. Esso ci aiuta a comprendere da dove vengono parole, espressioni e modi di dire.

Attraverso il latino possiamo conoscere autori come Virgilio o Giulio Cesare  ed entrare in contatto con il mondo antico.

Molti studenti si scoraggiano davanti a declinazioni e versioni, ma il latino non è solo composto da grammatica. 

Studiare questa lingua, anche se morta, allena la mente, potenzia la memoria e sviluppa il pensiero logico e cognitivo di ogni persona. È anche un ottimo modo per imparare a scrivere meglio, comprendere il lessico della propria lingua madre e le altre lingue derivanti dal latino.

 

Ecco alcune curiosità riguardanti il latino:

 

       Alcune parole non sono cambiate in 2000 anni
 Parole come mater (madre), pater (padre), animal e corpus sono quasi identiche in molte lingue moderne.

       Il latino è stata la lingua ufficiale in Europa fino al 1700
 Università, leggi e trattati venivano scritti in latino in molti Paesi.

       Il latino ha un suo telegiornale
 Il Vaticano produce ancora oggi un notiziario radiofonico in latino chiamato Nuntii Latini.

       Il latino è una lingua utile nei quiz televisivi
 In giochi come L’Eredità o Chi vuol essere milionario?, spesso conoscere il latino fa la differenza nelle domande linguistiche o storiche.

       Anche l’informatica lo sfrutta
 Alcuni linguaggi di programmazione e concetti tecnici (come null, scriptum, argumentum) derivano direttamente dal latino.

 

In conclusione possiamo dire che il latino richiede impegno ma, se lo si apprezza può offrire delle ricchezze sia culturali che mentali. Forse non sarà amato da tutti, ma per chi lo affronta con curiosità può rivelarsi una vera ricchezza.

 

 

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