Come
possiamo conoscere la realtà storica attraverso un'illusione
di
Catalin Atodiresei
Care
lettrici e cari lettori, ben trovati in questo nuovo articolo del Fogazzaro
Post. Studiando letteratura italiana molti studenti sviluppano opinioni
contrastanti a proposito di determinati autori, ma sicuramente uno degli
scrittori più polarizzanti fra quelli è Giacomo
Leopardi. Infatti se da un lato molti alunni rimangono affascinati dalla sua
visione della vita, dall'altro ci sono persone che si trovano al polo opposto,
ritenendo, erroneamente, che non sia altro che un “depresso”, senza indagare
più in profondità nelle sue motivazioni. Al di là di tutto ciò, una cosa va
chiaramente detta, e cioè che molti di noi hanno fatto ricorso a film e serie
tv per avere più spunti di studio (oltre che, magari, per aumentare il proprio
bagaglio culturale). Oggi, dunque, daremo un'occhiata ad un film basato sulla
vita di Leopardi, intitolato “Il giovane favoloso”.
La
pellicola, uscita nelle sale cinematografiche nel 2014, appartiene al genere
biografico, storico e drammatico, e raduna al suo interno i principali momenti
della vita dello scrittore di Recanati, dalla morte di Teresa Fattorini (a cui
avrebbe, poi, dedicato “a Silvia”), all'incontro a Firenze con colui che sarà
il suo migliore amico, Antonio Ranieri. Leopardi vive la sua giovinezza
all'insegna della dedizione allo studio, e il rapporto con i suoi genitori sarà
sempre freddo e distaccato. Proprio per il suo fervente desiderio di sfuggire
alla condizione di cattività in cui si trovava vivendo a Recanati, tenterà la
fuga durante una notte, salvo poi essere scoperto dal padre Monaldo, che si
trovava alla guida del cocchio. Leopardi avrà seri problemi di salute, per via
dell'intensissimo studio (che egli stesso descrive come “anni di studio matto e
disperatissimo”), e le sue condizioni sarebbero peggiorate anche in seguito
all'abbandono di Recanati, che lascerà per spostarsi dapprima a Firenze, poi a
Roma, infine a Napoli. Nella città partenopea Leopardi avrà modo di
“ricominciare a vivere”, in quanto riuscirà a sperimentare quelle cose che, in
gioventù, trascurò.
I più
esperti in cinematografia, in particolar modo quella nostrana, ma anche coloro
che, magari, hanno già visto i film “N, io e Napoleone”, “Mio
fratello è figlio unico” o “La nostra vita”, sicuramente
riconosceranno, nei panni di Giacomo Leopardi, il pluripremiato attore Elio
Germano il quale, grazie a questo film, ha vinto il Premio Pasinetti e il
Premio Vittorio Veneto alla Mostra Internazionale d'arte cinematografica di
Venezia, oppure il premio per il miglior attore protagonista al David di
Donatello. Altri attori degni di nota sono, ad esempio, Michele Riondino (nei
panni di Antonio Ranieri), o Massimo Popolizio (che impersona Monaldo
Leopardi). Il regista e sceneggiatore della pellicola è Mario Martone, le case produttrici sono la Palomar e RAI Cinema, il
montaggio è di Jacopo Quadri, la colonna sonora è del musicista tedesco Sascha
Ring e lo scenografo è Giancarlo Muselli. Il film è stato interamente girato in
Italia, nelle zone di interesse culturale dello scrittore, ovvero Recanati,
Firenze, Roma e Napoli, mantenendo, così, il suo aspetto biografico, e
permettendo di far conoscere agli spettatori i territori fondamentali in cui lo
scrittore trascorse la sua vita. “Il giovane favoloso” dura poco più di due
ore, e c'è da dire che non sono affatto poche. Fortunatamente, però, per gli
studenti che dovranno studiare Leopardi, e sono alla ricerca di metodi di
apprendimento efficaci, non disperate: questo film sarà sia utile allo studio,
grazie al grande bagaglio di informazioni che porta con sé, che di vostro
gradimento!

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