di Viola Gratton
Cari lettori,
oggi attraverso questo breve articolo, parleremo del tema “Gita”, una parola che
emoziona soprattutto gli studenti dell’ultimo anno, intrepidi di poter far
esperienza di questo viaggio culturale, educativo e che possa anche dare spazio
allo svago prima dell’arrivo del mese di giugno.
Affrontiamo
quindi una problematica che si pone a tutte le classi quinte: a partire da
quest’anno non c’è più una commissione incaricata alla gestione dei viaggi fuori
porta.
Questo ha
portato molta incertezza negli alunni in quanto non erano più sicuri che la realizzazione di una gita (o meglio viaggio di istruzione) fosse fattibile.
Le
diverse classi non hanno perso la speranza e hanno iniziato a proporre
un’organizzazione autonoma, insieme all’aiuto di professori e/o genitori. La
strategia da parte dei ragazzi è quella di presentare l’idea di viaggio al
consiglio di classe e sperare che qualcuno dei professori possa incaricarsi di
questo impegno che richiede molta responsabilità.
Passiamo ora
all'organizzazione generale. La meta del viaggio? I mezzi di trasporto per
raggiungerla? Sicuramente sarà preferibile una città italiana facilmente
raggiungibile in treno o autobus, le più gettonate sono appunto Roma, Napoli e
Firenze che rispettivamente necessitano di 3 ore e mezza, 6 ore e 2 ore e mezza di treno.
All’orecchio
arrivano queste voci, che non è importante solo la città scelta, ma anche il
mezzo di trasporto, in quanto l’aereo è piuttosto rischioso per questioni di
aumento del costo dei voli in fase di prenotazione. Diverse classi stanno proponendo di partire
insieme, e quindi unire due quinte per un unico viaggio studio.
Nella speranza
che tutti quanti possano tornare a vivere questa esperienza che rimarrà sempre
un ricordo importante e formativo nella vita di uno studente. Confidiamo nella
possibilità di rendere realizzabile questo obbiettivo, e nel frattempo cerchiamo almeno di migliorare
la comunicazione tra le classi, in modo da favorire eventuali organizzazioni di
gruppo.
Vi
aspetto con il prossimo aggiornamento, dove, forse, avremmo la fortuna e
l’opportunità di ascoltare nuovamente i racconti delle gite di quinta.

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