Così come la maggior parte delle scuole, anche il Liceo Fogazzaro mette a disposizione di alunni e insegnati i distributori automatici, simbolo di accoglienza e convivialità.
di Mary
Rigolon
Esistono
da anni, eppure non sono mai stati considerati importanti come negli ultimi
tempi. Aumentano di anno in anno e sembrano non essere mai abbastanza viste le
code infinite per riuscire a prendere qualcosa. Questo sembra essere uno dei
“passatempi” preferiti dagli alunni: passare la merenda ad aspettare per un
pacchetto di patatine o un tè caldo.
Le
macchinette hanno numerosissimi vantaggi, ma come mai sono così predilette
soprattutto tra gli studenti? Sono molteplici le risposte ricevute da un sondaggio,
ma prenderemo in considerazione quelle più generali. In ordine decrescente
rispetto al numero di voti troviamo:
-
“perché lo
fanno i miei amici”. All’ultimo posto si trova la scelta di copiare i
compagni, forse per non rimanere in disparte o per non sentirsi diversi dalla
massa.
- “mi dimentico la merenda” e “mi piace il cibo che propongono”. Questo è il penultimo posto con uguale numero di voti. Un classico dimenticarsi la merenda, anche se negli ultimi anni gli alunni sembrano stare più attenti ad avere abbastanza cibo abbastanza per affrontare le lunghe ore di lezione che ai libri stessi. Nonostante ciò, le macchinette risolvono immediatamente questo problema. Per quanto riguarda la seconda affermazione spesso i giovani sono attratti da ciò che è contenuto all’interno dei distributori, potendo variare da frutta a panini di vario genere, a patatine e snack salati.
- “per abitudine”. Spesso è questa la motivazione: si va alle macchinette perché gli altri lo fanno e di conseguenza lo faccio anche io. Una moda che con il tempo diventa un “loop”, un’abitudine.
-
“per
prendere qualcosa di caldo”. Al primo posto c’è il tema dello “stare bene”.
Le aule sono spesso fredde e gli alunni si vedono costretti a passare l’intera
durata delle lezioni con addosso il giubbotto anche a causa delle finestre
aperte. Le bevande diventano così un metodo per riscaldarsi prima dell’inizio
di una lezione, un piccolo momento di benessere che scaccia il freddo
soprattutto nei mesi invernali.
Insomma
sono molteplici le motivazioni all’affezione per le macchinette. Eppure in
certi casi possono essere viste in modo negativo, poiché gli alunni ne
approfittano durante i momenti morti tra una lezione e l’altra arrivando così
in ritardo alla spiegazione che segue.
Per
quanto riguarda il tempo da aspettare non ci sono problemi tra i giovani,
meglio stare in fila a parlare con gli amici che piazzarsi immobili davanti ai
termosifoni.
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