lunedì 12 dicembre 2022

I momenti morti e la ricreazione. Una soluzione: le macchinette

 


Così come la maggior parte delle scuole, anche il Liceo Fogazzaro mette a disposizione di alunni e insegnati i distributori automatici, simbolo di accoglienza e convivialità.

 

di Mary Rigolon

Esistono da anni, eppure non sono mai stati considerati importanti come negli ultimi tempi. Aumentano di anno in anno e sembrano non essere mai abbastanza viste le code infinite per riuscire a prendere qualcosa. Questo sembra essere uno dei “passatempi” preferiti dagli alunni: passare la merenda ad aspettare per un pacchetto di patatine o un tè caldo.

Le macchinette hanno numerosissimi vantaggi, ma come mai sono così predilette soprattutto tra gli studenti? Sono molteplici le risposte ricevute da un sondaggio, ma prenderemo in considerazione quelle più generali. In ordine decrescente rispetto al numero di voti troviamo:

-        perché lo fanno i miei amici”. All’ultimo posto si trova la scelta di copiare i compagni, forse per non rimanere in disparte o per non sentirsi diversi dalla massa.

 

-        mi dimentico la merenda” e “mi piace il cibo che propongono”. Questo è il penultimo posto con uguale numero di voti. Un classico dimenticarsi la merenda, anche se negli ultimi anni gli alunni sembrano stare più attenti ad avere abbastanza cibo abbastanza per affrontare le lunghe ore di lezione che ai libri stessi. Nonostante ciò, le macchinette risolvono immediatamente questo problema. Per quanto riguarda la seconda affermazione spesso i giovani sono attratti da ciò che è contenuto all’interno dei distributori, potendo variare da frutta a panini di vario genere, a patatine e snack salati.

-        per abitudine”. Spesso è questa la motivazione: si va alle macchinette perché gli altri lo fanno e di conseguenza lo faccio anche io. Una moda che con il tempo diventa un “loop”, un’abitudine.

-        per prendere qualcosa di caldo”. Al primo posto c’è il tema dello “stare bene”. Le aule sono spesso fredde e gli alunni si vedono costretti a passare l’intera durata delle lezioni con addosso il giubbotto anche a causa delle finestre aperte. Le bevande diventano così un metodo per riscaldarsi prima dell’inizio di una lezione, un piccolo momento di benessere che scaccia il freddo soprattutto nei mesi invernali.

Insomma sono molteplici le motivazioni all’affezione per le macchinette. Eppure in certi casi possono essere viste in modo negativo, poiché gli alunni ne approfittano durante i momenti morti tra una lezione e l’altra arrivando così in ritardo alla spiegazione che segue.

Per quanto riguarda il tempo da aspettare non ci sono problemi tra i giovani, meglio stare in fila a parlare con gli amici che piazzarsi immobili davanti ai termosifoni.

 

Nessun commento:

Posta un commento