Cosa
vi interessa di più: l’arte o la vita?
di Stefania Nardi
14
Ottobre 2022 Due attiviste ambientali del movimento Just Stop Oil hanno
gettato della zuppa al pomodoro contro il celebre dipinto “I Girasoli” di Van
Gogh, al National Gallery di Londra.
Il
gruppo è contrario a qualsiasi progetto petrolifero o legato al gas e attraverso
questa forma di protesta cerca di far pressione sul governo britannico affinché
cambi la propria politica ambientale.
Un
filmato postato sui social mostra le due attiviste (Phoebe Plummer e Anna
Holland) che aprono un barattolo di zuppa e la versano sull’opera.
Dopo
il loro gesto si sono spalmate sulle mani della colla e attaccate al muro
urlando “Cosa vi interessa di più l’arte
o la vita?”, aggiungendo poi “Vale
più del cibo? Più che la giustizia? Siete più preoccupati per la protezione di
un dipinto o per la protezione del nostro pianeta e delle persone?”.
Le
due ragazze hanno poi spiegato dell’utilizzo delle lattine di zuppa. “Il
combustibile è inaccessibile a milioni di famiglie che non sanno come
riscaldarsi e hanno fame, non possono permettersi nemmeno di scaldare un
barattolo di zuppa”.
La
polizia ha arrestato le attiviste per “deterioramento”. La National Gallery
informa che la cornice non ha riportato gravi danni e l’opera è “intatta”.
Questo
dipinto non è il primo né l'ultimo che viene preso di mira dagli attivisti,
infatti anche la Gioconda di Leonardo Da Vinci e La Primavera di Botticelli
hanno subito simili attacchi.
Usare l’arte per protestare non è una cosa nuova, già nel 1914 Mary Richardson entrò nella National Gallery con un’accetta nascosta sotto il vestito e squarciò un quadro di Velasquez per chiedere il rilascio di una sua collega attivista.
La
ministra della cultura britannica ha definito gli attivisti come dei
“narcisisti” in cerca di attenzione.
Dopo questo gesto Phoebe Plummer ha spiegato il suo punto di vista. “Non abbiamo arrecato nessun danno al dipinto, era dietro un vetro e non lo avremmo mai fatto se non avessimo saputo che si trovava dietro un vetro”. Ha poi aggiunto che “è giusto che Liz Truss conceda più di cento nuove licenze per i combustibili fossili?”.
Il
gruppo è nato nel febbraio del 2022 e si ispira alle tattiche non violente di
Extinction Rebellion e di altri movimenti per la giustizia climatica.
Gli
attivisti hanno ripetuto quello che gli scienziati climatici dicono da anni: se
non ci liberiamo al più presto dei combustibili fossili, le conseguenze saranno
sempre più gravi e irreversibili.
Un
pianeta morto non può produrre nessun tipo di arte.

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