di Lisa Ceccato
Questi ultimi anni scolastici non sono
stati una passeggiata per gli studenti che tutto ad un tratto si sono ritrovati
a dover sottostare a regolamenti che hanno infierito sia sulla
socializzazione tra compagni che nel rapporto fra studenti insegnanti.
Tutti aspettavano impazientemente di
tornare alla normalità e vivere a pieno la scuola, dove non si apprendono
solamente nuove nozioni, ma anche come comportarsi e relazionarsi con diverse
tipologie di persone.
Fortunatamente però l’anno scolastico
2022/2023 ci ha regalato un totale ritorno alla normalità. E visto che gli
studenti sono protagonisti di questo importante cambiamento, abbiamo creduto fosse
interessante renderli partecipi e protagonisti di questa intervista. Abbiamo posto
loro tre domande riguardanti il vivere a scuola post pandemia, trovando le idee dei ragazzi molto varie.
Molti studenti hanno
confermato che il ritorno totale in presenza, nonostante sia stato per certi
versi inaspettato, è stato piacevole. I ragazzi infatti hanno avuto la
possibilità di avere molte più relazioni, non solo tra studenti, ma anche con i
professori e i collaboratori scolastici. Per molti questo ritorno in presenza
segna una regolarità nella vita quotidiana e ci si sente anche più motivati e
spronati nello studio. Per altri il ritorno in presenza non è stato totalmente
piacevole, soprattutto perché molto tempo viene sprecato a causa degli orari
dei trasporti pubblici che non sempre sono puntuali.
La presenza totale quindi è stata per tutti sicuramente una grande notizia, sia dal punto delle relazioni umane che dal punto di vista didattico. Nonostante per alcuni all’inizio sia stata una sorta di spaesamento, poter incontrare nuovamente compagni e professori è stato per tutti una soddisfazione.
Com'è cambiato il tuo modo di
relazionarti con i compagni e con i professori prima, durante e dopo la
pandemia? Senti di riuscire ad avere un rapporto migliore con i compagni o con
gli insegnanti ora che non ci sono più restrizioni?
Nonostante siano stati persi due anni che sarebbero stati fondamentali soprattutto per quanto riguarda le relazioni che ci sono tra compagni, molti studenti credono che ora che siamo tornati alla normalità, anche i rapporti lo siano. Per molti alunni la DAD purtroppo ha solo aiutato ad aumentare la timidezza e la “paura” per quanto riguarda il saper sostenere un discorso con un insegnante o un adulto in generale. Alcuni studenti hanno faticato molto a tornare in presenza soprattutto perché spaventati dal dover affrontare apertamente docenti e compagni, ma da quanto siamo riusciti a ricavare da questa “intervista” si comprende che ora moltissime persone hanno avuto la capacità di evolvere il loro carattere introverso che non sono riusciti a stimolare durante la pandemia per via delle restrizioni e l’assenza di relazioni intrapersonali.
Senza restrizioni anche le
cose che si possono fare a scuola sono aumentate. Quale, tra le tante, ti era mancata durante la pandemia?
“Avere un compagno di banco” è stata la risposta che ha ricevuto un consenso generale. La scuola è la seconda casa di un adolescente, e per questo è importante instaurare un rapporto sano con i propri compagni di classe. Avere un compagno di banco è fondamentale per uno studente, in quanto esso ha la possibilità di relazionarsi non solo nei cambi dell’ora o nella merenda, ma anche durante lo svolgimento della lezione. Riuscire a confrontarsi e scambiarsi idee è ciò che aiuta a formare un ragazzo: è molto importante saper apprezzare e ascoltare le idee e i pensieri altrui.
In conclusione, grazie a
questa intervista, possiamo comprendere quanto le relazioni umane siano
importanti sia tra persone della stessa età che non. Sapersi relazionare con
gli altri è una qualità importante per vivere al meglio in società, ed è per
questo che vivere la vita scolastica in normalità è fondamentale.
“La comunicazione elettrica
non sarà mai un sostituto del viso di qualcuno che con la propria anima incoraggia
un'altra persona ad essere coraggiosa e onesta.” - Anonimo.

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