sabato 25 marzo 2023

Negli zaini libri e armi



L’impatto dell’accessibilità delle armi sulle sparatorie scolastiche

di Caterina Zinotti

In questi tempi, le sparatorie nelle scuole degli Stati Uniti d'America sono diventate un problema sempre più grave. Negli ultimi decenni, sono stati numerosi gli episodi di violenza armata soprattutto all'interno di istituti scolastici, che hanno causato la morte di studenti, insegnanti e ferendone altrettanti.

La prima sparatoria in una scuola statunitense si verificò nel 1966, quando Charles Whitman uccise 16 persone dalla Torre dell'Università del Texas ad Austin. In seguito le sparatorie divennero più comuni a partire dagli anni '90 e la frequenza degli episodi aumentò. Solo nel 2022 quasi 500 persone sono state uccise in questo modo.

Dal 1982, negli Stati Uniti, si sono verificate almeno 123 sparatorie di massa. Secondo il K-12 School Shooting Database, la banca dati che analizza tutte le stragi scolastiche negli Usa, risulta che la maggior parte degli autori delle sparatorie abbia meno di 18 anni.

Questi individui sono infatti studenti o ex studenti degli istituti in cui avviene il drammatico fatto. Le ragioni per cui si verificano tali sparatorie sono spesso legate a problemi di salute mentale, bullismo, disagi familiari, isolamento sociale e disperazione. Secondo un rapporto della Safe School Initiative, il 61% dei tiratori ha avuto una storia documentata di estrema solitudine e abbandono e il 78% degli aggressori ha riportato tentativi di suicidio.

In quattro sparatorie su cinque, almeno un'altra persona conosceva il piano dell'aggressore ma non lo ha denunciato. Per combattere questa omertà le scuole dovrebbero istituire canali riservati agli studenti affinché riferiscano i possibili rischi e promuovere una comunicazione aperta che li incoraggi a utilizzare questi canali.

La prevenzione inoltre richiede un approccio olistico che includa la regolamentazione delle armi da fuoco, l’esclusione della violenza e la tutela della salute mentale. Alcune soluzioni proposte mirano alla promozione di un clima scolastico positivo con la formazione del personale scolastico e il coinvolgimento dei genitori nonché della comunità.

Inoltre, è importante affrontare le cause di fondo della violenza armata negli Stati Uniti che comprendono il tema della povertà, l'insicurezza economica, la disuguaglianza sociale e la discriminazione razziale. Questi fattori contribuiscono a creare un ambiente in cui la violenza è più probabile che si verifichi.

Gli Stati Uniti hanno un tasso di omicidi per arma da fuoco tra i più alti al mondo, e il dibattito sulla regolamentazione delle armi è un tema politico molto controverso e polarizzato. Molti esperti sostengono che la facilità di accesso sia una delle cause principali delle sparatorie nelle scuole, semplificata anche perché il diritto alla detenzione di armi è garantito dal Secondo Emendamento della Costituzione.

La regolamentazione del possesso di armi è stata oggetto di una lunga e complessa battaglia politica. Finora non è stato raggiunto alcun accordo sulle misure da adottare perché la detenzione di armi è visto come forma mentis fondamentale per un cittadino statunitense.

Molti sostenitori affermano che la legalizzazione delle armi garantisca la sicurezza delle persone e prevenga la criminalità arrivando a creare un paradosso, per cui le aziende americane hanno ideato soluzioni come zaini scolastici antiproiettile adatti agli studenti.

In Italia, invece, la regolamentazione delle armi è molto restrittiva. Solo le persone che hanno una giustificazione valida possono possedere armi da fuoco e la detenzione è soggetta a severi controlli. Esse devono essere registrate presso le autorità competenti. I proprietari devono possedere un idoneo livello di conoscenza e di responsabilità nell'uso e sono concesse solo limitate scorte di munizioni. Le norme su questo argomento sono state introdotte dopo una serie di stragi commesse con armi da fuoco negli anni '70 e '80 diventando le più severe al mondo sulla loro detenzione.

Come si sentirebbero gli adolescenti italiani se vivessero in un ambiente scolastico che si attiene alle leggi sulle armi come gli Stati Uniti d’America?

Un rapido sondaggio svolto nel Liceo Fogazzaro di Vicenza ha ottenuto risultati non troppo sorprendenti, in quanto il 100% dei partecipanti concorda con la legislazione italiana in merito alla detenzione armata.  Essi desiderano sentirsi sempre sicuri nell’ambiente frequentato quotidianamente. Più della metà ha voluto specificare che bisognerebbe modificare le leggi negli USA per evitare che le armi siano acquistate da individui con problemi psicologici o precedenti penali. Tuttavia, il 25% sarebbe favorevole all’applicazione di misure meno restrittive in ambito hobbistico/sportivo, sia pur in totale sicurezza.

In America accedere alle armi è facile tanto quanto acquistare caramelle al supermercato.

È evidente però che le morti causate da eccessiva assunzione di zuccheri non siano paragonabili a quelle da colpi di proiettile.

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